FAUST DEGADA SAF "Foresto"
(2021 )
Il titolo dell'album mi porta un po' di malinconia. Mi ricorda mio nonno veneto. Proprio da lui sentii per la prima volta la parola "foresto". Da piccolo pensavo fosse il marito della foresta... Dopo questa stupidata, posso iniziare a parlarvi di Fausto Orocetta.
Con i suoi Degada Saf, negli anni '80, traccia la linea elettronica delle future band venete e non. L'album e' palesemente figlio di quei tempi, ma con un accezione piu' che positiva. Il lavoro e' danzante, vibrante e stimolante. Se avete altri aggettivi in "-ante" aggiungeteli pure.
La voce e' usata come uno strumento, infatti e' difficile distinguerla dalle altre composizioni elettroniche. Eccetto nell'ultima traccia, ''Dove Dov'è'', con testo scritto dal nipote Sebastiano e la voce di Fausto usata come, appunto, una voce "normale". Altri due brani hanno l'ospitata di una tromba. Pura elettronica, elegante e di classe, senza troppe pretese.
Non sara' tra i miei album preferiti, ma mi piace parecchio l'atmosfera creata dall'artista, soprattutto pensando che ha alle spalle studi di conservatorio, quindi un approccio poco consueto per la musica proposta in ''Foresto''. (Matteo Preabianca)