recensioni dischi
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H'UM  "Zehra"
   (2021 )

Gli H’UM sono un duo milanese composto da Rosario Di Rosa (live electronics, field recordings e synth analogico) e Stefano Grasso (vibrafono e percussioni). Il genere di riferimento, per gli H’UM, è l’elettronica nella sua accezione più ampia, dalla glitch music all’ambient, conservando sempre una forte vocazione sperimentale che passa anche per l’improvvisazione. Il nuovo album del duo, pubblicato nell’ultimo scorcio di 2020, si intitola “Zehra”, dal nome dell’artista curda Zehra Dogan, evocata come metafora di un rapporto saldo e intimo con l’arte, in contrapposizione a una società che relega l’arte a un ruolo sempre più marginale.

Il lavoro comprende nove composizioni elettroacustiche per la cui realizzazione è stata impiegata una grande varietà di dispositivi, fra i quali giradischi, campionatori, sintetizzatori, vibrafono. “Zehra” è anche figlio della partecipazione di numerosi ospiti dal background artistico molto diverso fra loro e, anche per tale ragione, capaci di aggiungere qualcosa di personale al prodotto. Tutti i brani mostrano una certa solidità, ma sono “MOno for Bass Flute”, col suo tribalismo allucinato, e “Just Like a Piece of Metal”, con la sua complessità strutturale, a spiccare su un contesto dove tutto appare decisamente a fuoco. “Zehra”, per qualità espressa, ricercatezza, complessità e significato intrinseco, è semplicemente uno dei lavori italiani più ispirati dello scorso anno. (Piergiuseppe Lippolis)