recensioni dischi
   torna all'elenco


ANANASNNA  "Veloci come in 500"
   (2021 )

Gli AnanasnnA sono un quintetto atipico, nato dalla mente di Manuel Volpe, che voleva riunire musicisti che non avessero mai suonato insieme prima. Un’idea del bassista Stefano Risso, poi, ha fatto il resto: due batterie, quelle di Michele Bussone e Nicholas Remondino, due sassofoni contralto e, appunto, il basso elettrico. A questa sfida si è aggiunta quella del tempo, con i torinesi che hanno avuto quarantotto ore a disposizione per realizzare l’album, intitolato appunto “Veloci come in 500”: un giorno per comporre e uno per registrare. Il prodotto finale è un album che suona come una jam collettiva discretamente ordinata e ragionata, che sovente sfocia nel jazz. C’è poca improvvisazione in senso stretto, anche perché i sax non si avventurano pressoché mai in soliloqui: “Tu di là io DC Comics”, per esempio, vede basso e batteria tracciare i contorni di un sound piuttosto vicino al rock, mentre i fiati morbidi raccontano di un’anima vagamente ambient jazz. “Spariglio”, al contrario, sembra spingere di più in termini di improvvisazione, ma due tra i brani migliori del lotto sono “Il Gran San Bernardo”, un po’ straniante e sorretta da scheletrici basso e batteria, e “Le AssurdiSio”, che culla lentamente. La lunga “XXXNem_o”, in chiusura, riassume lo spirito dell’album con un percorso fatto di momenti da jam session purissima e altri in cui basso e batteria forniscono il sottotesto ideale perché i sax lavorino in discreta sicurezza. “Veloci come in 500” è un bel lavoro, nel quale si parte dal basso per sviluppare strutture di complessità sempre diversa, ma senza mai rischiare di perdere davvero la bussola. (Piergiuseppe Lippolis)