PAOLO BENVEGNU' "Delle inutili premonizioni vol. 1"
(2021 )
Il nuovo disco di Paolo Benvegnù, cantautore di ormai ventennale esperienza (ex cantante e fondatore del famoso gruppo rock SCISMA), è una summa di questi ultimi vent’anni di carriera musicale dell’artista. Il progetto è composto infatti da dodici brani tratti dai precedenti album di Benvegnù, rivisitati in chiave acustica. Diremo subito che, spogliate di qualsiasi arrangiamento (chitarra e qualche spruzzata di elettronica qua e là), le canzoni di Paolo non perdono la loro forza, semmai la rafforzano. Merito soprattutto della voce calda e sicura del nostro (il suo timbro ricorda un po’ Francesco Renga e pure Piero Pelù), ma soprattutto dei testi, una sofisticata via di mezzo tra il reale e l’onirico. Per esempio nella poetica “Nelle stelle” Paolo canta “parlami di come sfioriscono gli aerei, di come sia geometrico volare, di come anche vendicarsi può far male... hai mai visto un incendio gridare e un idiota cantare... solo io e te nelle stelle”, parole forse di non facile comprensione ma dal forte potere evocativo. Amore, follia, sensualità (ascoltare “La schiena” dove Benvegnù canta “è così che ogni goccia di me scava la tua schiena lentamente, con un ritmo costante”), pagine di vita e sogno raccontate con magistrale poetica da un autore che, del resto, ha già conquistato tanti altri artisti che hanno voluto interpretare le sue canzoni, come Irene Grandi, Marina Rei e persino la grande Mina. In conclusione “Delle inutili premonizioni” è un disco importante, anche se per palati raffinati, e ha quindi bisogno di parecchi ascolti per poter essere apprezzato come merita. (Francesco Arcudi)