recensioni dischi
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SPIRALE  "Carne della mia carne"
   (2021 )

Gli Spirale sono una band marchigiana nata nel 2013 e da pochissimo (ri)tornata con una nuova stampa di “Carne della mia carne”, disco già pubblicato in tiratura limitata a fine 2018. Per il trio, si tratta del secondo lavoro sulla lunga distanza, una sorta di concept che ha come tema principale la relazione tra l’uomo e Dio, le deformità dell’individuo e il rifiuto dell’esistenza terrena e divina. Rispetto al passato, “Carne della mia carne” rappresenta una svolta importante nel percorso artistico dei marchigiani: rivelando una nuova vocazione sperimentale, gli Spirale esplorano metal, hardcore, noise rock e industrial, ricorrendo a un’elettronica educatissima e inserendo qua e là anche tracce di campionamenti estratti da nastri e vinili, con un risultato sorprendente e mai prevedibile nel corso degli otto brani. Sul piano del songwriting, la band sceglie una scrittura piuttosto essenziale, ma anche diretta, veicolando con grande facilità i contenuti. Tra i brani migliori di “Carne della mia carne” c’è “Marcia funebre”, dalle parti degli Swans, l’ostinata e ruvida titletrack, al pari de “Il compianto sul Cristo morto”, atmosferica e scurissima. La ristampa è un’occasione importante per avvicinarsi, due anni e qualche mese dopo, a un prodotto ispirato e di spessore, sia sul piano tecnico che su quello meramente compositivo. (Piergiuseppe Lippolis)