recensioni dischi
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BONEYARD  "Oathbreaker"
   (2021 )

I Boneyard sono una formazione canadese attiva dal 2015 capitanata dalla cantante, chitarrista e songwriter Pamtera. Il progetto, inizialmente pensato per la realizzazione di cover, ha cambiato forma nel 2019: i lavori per il primo album di inediti, avviati nel maggio del 2019, hanno conosciuto una pausa forzata a causa della pandemia, ma hanno fruttato “Oathbreaker” nell’autunno del 2020. L’album comprende undici brani, condensati in circa cinquanta minuti, di stampo hard and heavy piuttosto classico. I Boneyard scelgono un approccio diretto per assaltare frontalmente l’ascoltatore, imperniando il sound intorno a riff di chitarra robusti ed energici e scegliendo di evitare qualsivoglia tipo di ricamo, tranne in rarissimi casi. “Oathbreaker” sembra ingranare lentamente, a partire da “Smoke the Sky”, quarta traccia in scaletta, che conserva un ritmo sostenuto anche in una fase centrale più ragionata, ed è seguita dall’educatissimo midtempo della titletrack. Più avanti, i Boneyard confermano di dare il meglio quando i giri del motore si alzano: “Rat Race” è un esempio lampante, anche al netto delle sue evoluzioni, ma sono “Born Again” e “Tune Attack” a svettare sul resto dei brani, e in entrambi la chitarra di Pamtera regala il meglio. Pur offrendo diversi spunti interessanti, “Oathbreaker” dà la sensazione di mancare un po' di autenticità e in alcuni momenti suona un po’ già sentito: per il futuro, sarà l’unico vero difetto da correggere. (Piergiuseppe Lippolis)