recensioni dischi
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FLUSH  "It began as a mistake"
   (2020 )

“It Began as a Mistake” è l’opera prima dei Flush, formazione finlandese originaria di Helsinki. Per il quartetto, il genere di riferimento è un punk melodico aperto anche a soluzioni vicine a un classico alternative rock, anche grazie al certosino lavoro di produzione di Hiili Hiilesmaa, già parecchio apprezzato in patria per la sua collaborazione con HIM, Amorphis, 69 Eyes e non solo. “It Began as a Mistake” comprende tredici brani che si esauriscono in poco più di quaranta minuti e mostrano un approccio piuttosto diretto, con un sound non distante da quello dei Bad Religion nelle fasi più punk-oriented, mentre Biffy Clyro e Placebo sono i principali riferimenti nelle aperture alternative. “It Began as a Mistake” si apre col punk frenetico ma educato di “Shine” e si spegne con la breve “New World Order”, trovando i suoi momenti più brillanti nel punk di “Cheap Beer” e nel singolo “Two-Minute Punk Song”, nelle quali l’influenza dei succitati Bad Religion è piuttosto evidente, ma anche in passaggi più ragionati, come “Chemicals and Conversation” e “Surreal Experiment”, nella quale svetta distintamente il basso, come accade frequentemente nel corso dell’opera. L’album di debutto dei Flush è un prodotto che si lascia ascoltare senza fatica, ma che avrebbe necessitato di maggiore personalizzazione per non rischiare di non rimanere particolarmente impresso sulla lunga distanza. (Piergiuseppe Lippolis)