recensioni dischi
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FLO  "31salvitutti"
   (2020 )

Il quarto album della cantautrice partenopea Flo esce a due anni di distanza dal precedente progetto. “31salvitutti” è il grido dei bambini quando giocano a nascondino per strada. Ma nella numerologia è anche il numero che rappresenta la vittoria e il riscatto. Undici brani su questo tema, una sorta di concept album, tra italiano, napoletano, spagnolo e francese. World music, la definiremmo, se non fosse restrittiva come definizione per un’artista che ama sperimentare nei suoi stili e nelle sue melodie. Con la sua bellissima voce, brillante e perfetta, un po’ alla Arisa, la nostra Flo crea un progetto musicale assolutamente mediterraneo per suoni, atmosfere e strumenti. Dal blues di “Oui oui sauvage” alla tamurriata di “Aurora boreale”, dal quasi fado di “La gaviota”, cantata in spagnolo, al folk della bellissima “Radio Volkan”. Menzione a parte per il primo singolo “L’uomo normale”, che parla del nostro vicino di casa, dell’uomo comune che incontriamo tutti i giorni (e che forse è dentro noi stessi), che non realizza quanto razzismo, fascismo e omofobia si nascondano nei suoi gesti quotidiani. Testi profondi, come appunto quello de “L’uomo normale”, o quello di “Per guardarti meglio” (dedicato a tutte le spose bambine del mondo), o ancora quello della conclusiva “Miracolosa anarchica”, che descrive “Napoli e tutte le città divise tra sacro e profano”, in cui “si spera nei miracoli ma allo stesso tempo non c’è comandamento che tenga”, come recita la cartella stampa. Un bel disco per un’artista di rango che - dopo tantissimi concerti in giro per il mondo e collaborazioni con gente del calibro di Stefano Bollani, Claudio Mattone e Enrico Rava - firma con “31salvitutti” un progetto maturo e molto interessante. (Francesco Arcudi)