recensioni dischi
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INRA  "I super liked you by mistake"
   (2020 )

Gli Inra sono un duo tedesco composto dal chitarrista, compositore e producer Adam Ben-Nun e da Philip Rensius, batterista, compositore e scrittore. La formazione, già attiva da qualche anno, vanta una partecipazione al Supynes, la più importante rassegna elettronica lituana. A fine settembre, Ben-Nun e Rensius sono tornati con “I Super Liked You by Mistake”, un EP di quattro brani che legittima la definizione auto-attribuita di “dialectic drone dub duo”. “I Super Liked You by Mistake” è costruito su un sapiente miscela di bordoni realizzati dalle chitarre, un breakbeat fitto e incessante e linee di basso robuste, ma una certa attenzione è stata dedicata anche alla scrittura: i quattro brani, infatti, sono il prodotto di una jam session elettroacustica a cui ha fatto seguito un’intensa sessione di scrittura poetica. Il primo brano di “I Super Liked You by Mistake”, non a caso, è “Let Me Write You a Poem”, che ingrana lentamente e che avvolge l’ascoltatore col passare dei secondi, mentre scorre sullo sfondo il testo, più parlato che cantato. “Stuck in the Signs”, col suo incedere sghembo, presenta un piglio più danzereccio, poi “New Fresh Friends” cambia pelle dopo un minuto circa, lasciandosi trasportare da percussioni incalzanti in territori breakbeat. La titletrack, al contrario, è un lento scivolare su note ambient, con qualche parola masticata dall’elettronica ma percettibile. In “I Super Liked You by Mistake” ci sono diversi spunti interessanti: rimane fondamentale un lavoro dal minutaggio più impegnato per saggiare le possibilità di un sound così articolato e originale di adattarsi a distanze più lunghe. (Piergiuseppe Lippolis)