NIHILOXICA "Kaloli"
(2020 )
“Kaloli” è il debutto sulla lunga distanza dei Nihiloxica, collettivo anglo-ugandese che, esattamente due anni fa, si presentava al mondo con un EP omonimo di quattro tracce. Oggi, la proposta artistica dei Nihiloxica trova forma più compiuta in un’opera che comprende undici brani, per oltre cinquanta minuti di durata. Il riferimento principale è la musica dance, declinata contemporaneamente in salsa afro e britannica, ma i disegni dei cinque percussionisti ugandesi e i colori della coppia di producers inglesi finiscono spesso per somigliare a un qualcosa d’altro che potrebbe riassumersi con “afrotronica” e che non risulta mai davvero prevedibile. “Supuki” flirta con l’industrial mentre conserva un afflato danzereccio, mentre i due brani successivi si innestano su ritmi vertiginosi e incalzanti: prima “Tewali Sukali”, poi “Gunjula”, esaltata anche dai ricami sintetici che circondano il martellare incessante dei cinque musicisti ugandesi. Il gioiellino “Black Kaveera” accarezza l’edm più acida, che in qualche passaggio riesce a dettare i tempi delle percussioni, prima che la corsa riparta in un’esplosione simil-psichedelica. L’incedere obliquo dei poliritmi di “Busoga” segue direttamente il momento più rilassato del disco “Mukaagafeero”, senza considerare i due intermezzi e le note post-tutto di “Salongo”. Completano il discorso “Bwola”, robusta e isterica, e “170819”, finale perfetto per un album che brilla sin dalle primissime battute e che conferma le ottime sensazioni di due anni fa. (Piergiuseppe Lippolis)