recensioni dischi
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SETTEMBRE  "Grattacieli di basilico"
   (2020 )

I Settembre sono Angela Cicchetti e Ivan Imperiali, duo di origine campana, ma nato ufficialmente tra il Pigneto, a Roma, e Londra, dove hanno mosso i primi passi come band suonando, nei locali, canzoni della tradizione cantautoriale italiana, riarrangiandoli per chitarra e voce. Tornati in Italia dopo l’ammissione ufficiale al Conservatorio di Salerno, Angela Cicchetti e Ivan Imperiali hanno costruito in quel di Teggiano un piccolo studio di registrazione fra le campagne, approdando così a “Grattacieli di basilico”, arrivato a settembre e preceduto da tre singoli. Le melodie di “Grattacieli di basilico” sono originali e articolate, quasi mai vicine a ciò che siamo soliti ascoltare nel calderone della musica pop nostrana: i due ricorrono spesso al pianoforte, alla chitarra classica, alla chitarra lapsteel hawaiiana e ai sintetizzatori, arrivando a danzare sul confine tra cantautorato, bossa nova e jazz, com’è chiaro a partire dall’opener “Teggiano” e la successiva “Lenzuola blu”, con un ritmo che incalza con dolcezza. I Settembre, sul piano della scrittura, offrono un racconto per immagini, autentiche polaroid di vita vissuta, ma sempre calate in una realtà ora urbana e ora naturale, immergendo l’ascoltatore nelle atmosfere sfumate di “Luna e Luca”, “Due come noi” e la titletrack, in quelle suadenti di “Giugno”. In chiusura, invece, sono stipate “Roma di sera”, fra i pezzi più belli dell’album, e i dolci ricordi d’infanzia di “Le tue camicie”. Quello dei Settembre è un esordio pienamente convincente, che attribuisce al pop un taglio preciso e personale attraverso soluzioni ricercate, ma mai eccessive. (Piergiuseppe Lippolis)