recensioni dischi
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MONUMENTUM DAMNATI  "In the tomb of forgotten king"
   (2020 )

Non è sempre vero che l'esperienza e la "vecchiaia" portino in sé doti migliori, perché quello che andiamo ad esaminare è un debutto discografico coi fiocchi, suonato e curato sotto ogni aspetto. Trattasi di un disco di atmosferico e cupo gothic/death/doom metal, ad opera di una band chiamata Monumentum Damnati. E segnatevi questo nome perché in questo loro primo album, "In The Tomb Of Forgotten King", questa band sa come non far annoiare l'ascoltatore, nonostante metta in atto una proposta musicale non di facile assimilazione, tra growl profondi, riff di chitarra catacombali e atmosfere da film horror. Non a caso la band si rifà ai grandi scrittori del passato, come ad esempio Lovecraft, e si presenta mascherata da testa a piedi con la maggiore attenzione possibile per i particolari. In effetti il colpo d'occhio, guardandoli nella foto della band, è notevole. Insomma, tutto è stato studiato per preparare l'ascoltatore ad una esperienza musicale quasi trascendentale, mistica, dove l'atmosfera decadente e goticheggiante creata dalle tastiere sa come prendere per mano l'ascoltatore e condurlo in queste caverne dove creature mostruose sono nascoste, ma che i Monumentum Damnati vogliono riscoprire e mostrarci. E' quindi una bella esperienza avere a che fare con questa band, ma sicuramente non aspettatevi neanche lontanamente delle trame positive in questo album. Se amate il buio e la nebbia, ma soprattutto l'horror, questo disco potrebbe davvero essere una rivelazione per voi. Non è un album che si memorizza sin dai primi ascolti, questo va detto, ma dopo due o tre passaggi potrete essere rapiti dal suo magnetismo e dal suo fascino morboso. (Fake!)