recensioni dischi
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OLTRANZA OLTRAGGIO  "La beltà"
   (2020 )

Oltranza Oltraggio è un progetto nato dalla mente di Mirco Ballabene, bassista e musicista sperimentale, specializzato in musica improvvisata. Non a caso, l’obiettivo dichiarato di Oltranza Oltraggio è quello di indagare il linguaggio dei principali poeti del Novecento attraverso musica composta e improvvisata. L’album di debutto prende il nome dalla raccolta di testi a cui è dedicato: “La Beltà”, scritta da Andrea Zanzotto nel 1968. Mirco Ballabene, che per l’occasione ha composto e suonato il contrabbasso, è stato accompagnato da Stefano Battaglia (pianoforte) e Massimiliano Furia (batteria e oggetti) nei cinque brani che compongono l’opera, per quasi settanta minuti di durata. Ad aprire è “La perfezione della neve”, che regala improvvisazioni in salsa jazz, conservando un suono armonico e compatto, ricamato intorno al pianoforte di Stefano Battaglia. Le note melliflue di “Possibili prefazi o riprese o conclusioni / Al mondo”, coi suoi ventiquattro minuti di durata, costituiscono l’asse portante dell’opera e scivolano con estrema grazia. “L’elegìa in petel” e “Profezie o memorie o giornali murali” testimoniano la straordinaria capacità di mantenere un saldo equilibrio tra l’urgenza di improvvisare e la fruibilità, mentre alla breve “E la madre – norma” spetta il compito di suggellare il disco. “La Beltà”, oggi, è il nome anche di un grande album di musica improvvisata. (Piergiuseppe Lippolis)