recensioni dischi
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INDIE PLACE  "Persistent visions"
   (2020 )

Breve ma intenso l'esordio di Gianfranco Previ con il suo progetto Indie Place. "Persistent Visions", questo il titolo dell'Ep, è caratterizzato da sonorità hard rock contaminato da innesti metal più ricercati e particolari. Un viaggio di passione e impegno che lascia senz’altro trasparire una capacità di scrittura interessante, ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale. La semplicità a regnare come indiscussa sovrana, intrigante e cingente dentro una particolare spirale fatta di sapori intensi e malinconici. I cinque brani di "Persistent Visions" arrivano quasi in timidezza ma colpiscono con quella maniera genuina che lascia il segno. Nota di merito alla "nebulosa" produzione, componente che lascia fluire le note in modo increspato ma vero (il “tiro” non manca di certo, potrei definirlo a mio modo come sordo e graffiante), alimentando di fatto una sensazione d’autenticità sempre meno riscontrabile nei prodotti di questi frenetici tempi. "Persistent Visions" è dunque un disco che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, piace (e non poco) quella voce carica di energia, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione. Non si può dire molto altro al momento, i brani sono davvero "l’ideale" (basterebbe l’opener "Walk In My Shadow" non a caso messa all’inizio per appagare l’entusiasmo, ma fare torti alle altre sarebbe un vero peccato), e non posso far altro che portarvi alla ricerca di questo "Persistent Visions", perché in fondo si spera ci sia sempre spazio per le piccole realtà e relative piccole perle. (Fake)