GASHI "1984"
(2020 )
Un ventaglio di pregiati ospiti apparecchiano l’elegante desco del nuovo album del rapper libico Gashi, comprensivo di ben 18 portate gustose e soddisfacenti. Un menù servito con l’accortezza di far banchettare l’ascoltatore sempre con un personale “nouvelle-style” che lo appaghi del tutto. E’ successo in passato e succede oggi con “1984” che corona, inoltre, il sogno perseguito dal Nostro di duettare col suo idolo di sempre Sting, che presenzia nella rampa di lancio del singolo “Mama”, nel quale soffia un morbido vento funky, arieggiato dal calore carismatico dell’ex Police. La cernita degli ingredienti impastati, nel tracciato dell’opera, sono di prima scelta: c’è la dolcezza coesa con la singer Rose Gold in “Feels right”, l’ampio respiro cosmico di “Never give up on me”, l’intimità sopraffina di “Lies”, il gagliardo dance-groove di “Paranoid”, l’impatto d’urto della formidabile “Upset” performata con Pink Sweat$, il passionale heart-beat “Perfum pillow” oppure il mood notturno di “Mr. Ferrari”, carico di pathos da bronx-ambient. Invece, nella riflessiva e raccolta “So many love me” l'artista mette ulteriormente in evidenza la sua duttilità interpretativa. Gli altri comprimari (Njomza, Diamond Cafè & The Vault e G-Eazy), sono validi tasselli per far quadrare al meglio il puzzle sonoro messo in piedi da Gashi che, al destino, non deve proprio nulla, poiché nulla gli è stato regalato costruendo la sua ricchezza ideativa con la forza d’animo di chi reagisce positivamente alle difficoltà di ex rifugiato e pendolare del mondo, fino alla stabilizzazione in una Brooklyn , capace di farlo approcciare alla bella musica, e “1984” è l’ulteriore e luminoso testimone di un talento in crescita apicale. Da non perdere. (Max Casali)