recensioni dischi
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SILVIA TAROZZI  "Mi specchio e rifletto"
   (2020 )

Silvia Tarozzi è una violinista e compositrice italiana, da molti anni fedele compagna della violoncellista Deborah Walker, con la quale ha condiviso il palco in numerosi eventi e festival europei. L’ultimo esperimento di Silvia Tarozzi è stato quello di mettere in musica la poesia di Alda Merini, in un lavoro che va ben oltre le improvvisazioni col violino e abbraccia progressive, folk barocco e sperimentale, modern classical e jazz. Il lavoro si intitola “Mi specchio e rifletto” (appena uscito per Unseen Worlds Records) e stupisce per il suo carattere fortemente evocativo, in cui anche i tecnicismi non sono mai fini a sé stessi, ma sempre funzionali all’obiettivo di conciliare sperimentazione, musica colta e poesia. A introdurre l’opera è “Al cancello”, dal portamento elegantissimo, che disegna uno scenario autunnale e spiana la strada a “La forza del canto”, dove compare anche la voce calda e limpida di Silvia Tarozzi. Man mano che l’ascolto procede, “Mi specchio e rifletto” svela sempre più il prezioso contributo degli altri strumenti, dalle chitarre elettriche ai fiati, passando, inevitabilmente, per gli archi: i pezzi migliori, in tal senso, sono “Domina”, retta addirittura dai synth, “Hai nella bocca un silenzio”, con le chitarre elettriche a dominare la scena, e “Sembra neve”, che ammicca al jazz. Ma nel mare magnum di “Mi specchio e rifletto” c’è davvero di tutto, comprese ambientazioni simil-cinematografiche (“Astuta”) e massimalismo (“xxx Anna”). Il risultato finale potrebbe dirsi sorprendente, ma la carriera e la discografia di Silvia Tarozzi, “Mi specchio e rifletto” compreso, tracciano un profilo artistico di grandissimo spessore, che ha fatto della qualità una costante. (Piergiuseppe Lippolis)