YANNIS KYRIAKIDES & ANDY MOOR "Pavilion"
(2020 )
“Pavilion”, appena uscito per Unsounds Records, è il risultato dell’incontro fra Yannis Kyriakides e Andy Moor, nel 2017, in occasione dello “Studio Venezia” di Xavier Veilhan al Pavilion francese, nel corso della cinquantasettesima edizione della biennale di Venezia. Diversi musicisti hanno avuto accesso, durante l’evento, al suddetto spazio e, contestualmente, a una strumentazione corposissima, che includeva anche i sintetizzatori Moog, Buchla e Vermona. Andy Moor (chitarrista) e Yannis Kyriakides (compositore di musica classica contemporanea e sound art), dunque, hanno registrato ben nove ore di musica, quasi totalmente improvvisata o basata su pattern ritmici creati da Kyriakides, e ne hanno estratto quarantacinque minuti, che a giugno di quest’anno sono diventati un album, intitolato appunto “Pavilion”. I pezzi sono sei: si parte con i ritmi spezzati e l’umore inquieto di “Camera” e si chiude con la vibrante oscurità di “Fossa”. Nel mezzo, “Pavilion” regala diversi momenti interessanti: “Dedalo”, con la sua ossessività geometrica, “Concha”, con le sue ambientazioni rarefatte e la sua atmosfera Lynchiana. “Diluvio”, al contrario, presenta un incedere sghembo che anticipa “Stropha”, apparentemente più scarna, ma segnata da uno sperimentalismo anche maggiore. In questi quarantacinque minuti, in qualche occasione, i due musicisti hanno potuto suonare di fronte a un pubblico di visitatori e curiosi, potendo anche scegliere se modellare la propria proposta di conseguenza o semplicemente continuare a improvvisare, ma sempre con immutata autorevolezza. “Pavilion” verrà apprezzato senza fatica da chiunque abbia già una certa familiarità con la musica sperimentale, ma rappresenta anche un’occasione importante per chi volesse avvicinarsi a questo mondo. (Piergiuseppe Lippolis)