recensioni dischi
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MAD HATTER  "Pieces of reality"
   (2020 )

I Mad Hatter sono un quartetto metal svedese attivo dal 2017 e da pochissimo tornato con “Pieces Of Reality”, album che arriva a due anni di distanza dal lavoro omonimo col quale si sono presentati. Gli scandinavi ripartono pressoché da dove avevano lasciato: un power metal diretto, influenzato senza eccessi dall’heavy più classico e dalla migliore tradizione nordica. “Pieces Of Reality” include undici brani e si esaurisce in poco più di tre quarti d’ora. Aperto dall’introduttiva “Fever Dreams”, il disco entra nel vivo a partire da “Master Of The Night”, che si presenta con una struttura piuttosto classica e un climax che passa attraverso poderosi riff chitarristici. L’asticella si alza con “Queen Of Hearts” e la successiva “Rutledge Asylum”, nelle quali emergono distintamente le influenze della lunga e ricca tradizione metal svedese. “The Children Of The Stars” vira dolcemente verso lo speed metal, mentre la titletrack si apre a note malinconiche che portano elementi di novità nel discorso generale. “The Valley” torna a spingere in maniera decisa sull’acceleratore, ma il suo percorso si articola in maniera poco lineare, con diversi cambi di ritmo. Sceglie atmosfere più epiche la successiva “Awake”, mentre “Collector Of Souls” e la conclusiva “I’ll Save The World” corrono senza osare troppo, comunque suggellando dignitosamente l’album. “Pieces Of Reality”, nel suo procedere senza particolari intoppi, rappresenta una buona conferma per il quartetto svedese. Per il salto di qualità sarà necessario personalizzare la proposta, magari rischiando qualcosa in più. (Piergiuseppe Lippolis)