recensioni dischi
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OSS  "Quota 1035 tutti cadaveri"
   (2020 )

Aprite la pagina Wikipedia sul disastro di Marcinelle, dell’8 agosto 1956, e mentre leggete i fatti ascoltate “Quota 1035 tutti cadaveri” del duo veneto Oss. Vi accorgerete che la colonna sonora è perfetta, per calarvi psicologicamente nei freddi dati di cronaca che state leggendo. Un resoconto drone ambient e industrial noise del tutto pertinente all’evento. Ci sono solo due commenti vocali intelligibili: una voce verso l’inizio, che descrive una pesante condizione del protocollo italo belga, richiesta ai lavoratori (“200 kg al giorno per ogni minatore”), e un'altra voce poco prima della fine. Quest’ultima la riconoscerete, è quella del leggendario Guido Notari, ma il suono è fortemente effettato, come udissimo la notizia radiofonica direttamente dalla miniera. Vibrazioni sotterranee, scosse elettriche ravvicinate, bassi avvolgenti e spietati, voci lontane e sinistre, e anche tintinnii di ferro, che ricordano le campanelle con cui i minatori comunicavano dai diversi piani. Per diciannove minuti viaggiamo anche noi nell’inferno della miniera, concluso negli ultimi secondi da una centrifuga stereofonica. Il titolo fa riferimento alla quota in cui scesero i soccorritori, e al commento di uno di essi: “Tutti cadaveri”. Se nel museo al Bois du Cazier (nome della ex miniera di carbone dove avvenne la tragedia) ci fosse un’installazione artistica, per dare un’esperienza ambientale didattica ai visitatori, questa musica sarebbe la migliore sonorizzazione, per dare il giusto impatto emotivo ed imprimere nella coscienza il concetto di sicurezza sul lavoro. (Gilberto Ongaro)