LÄSER "Läser"
(2020 )
I Läser sono una band vicentina attiva già da qualche anno, ma giunta all’esordio discografico al tramonto dello scorso. L’album omonimo dei veneti, dieci brani per quasi trentacinque minuti di durata, ci presenta una proposta alternative rock piuttosto diretta e senza fronzoli, che ammicca al grunge nei passaggi più concitati e che ricorda gli Afterhours e i primi Verdena, anche in virtù del cantato in italiano. I pezzi di “Läser” sembrano pensati per esplodere in sede live: se l’attitudine è quella di una band che può trovare sul palco la propria dimensione, il rovescio della medaglia è un sound ancora non troppo definito e personale. In ogni caso, “Läser” scorre senza intoppi e senza guizzi particolari, presentandosi omogeneo ed equilibrato per tutta la sua durata, downtempo (“Cicatrice”) inclusi: è difficile scegliere dei brani in grado di svettare sugli altri, ma probabilmente “La vera storia del mal di lei”, “Codeina” e “Uno sguardo alla luce” sono quelli col potenziale esplosivo maggiore. A trascinare è anche la voce di Alberto Rossato, sempre a suo agio nei momenti più tirati e sofferti come in quelli più melodici. Ci sono tutte le premesse perché il futuro dei Läser sia roseo: manca pochissimo per il salto di qualità, che passa per lo sviluppo di un sound più autentico, ma nel frattempo c’è un alternative rock anni novanta in cui tuffarsi e su cui – si spera presto – pogare. (Piergiuseppe Lippolis)