recensioni dischi
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JULIUS AGLINSKAS & APARTMENT HOUSE  "Daydreamer"
   (2020 )

“Daydreamer”, appena uscito per l'etichetta MIC Lithuania, è il nuovo album firmato dal compositore lituano Julius Aglinskas per un quartetto d’archi, in questo caso gli Apartment House, che l’hanno effettivamente interpretato. “Daydreamer” si snoda su dodici pezzi, per una durata complessiva di settantaquattro minuti, che idealmente procedono senza alcuna soluzione di continuità e il cui titolo è un semplice numero romano. Un elemento centrale nel corso dei dodici pezzi è il pianoforte, che funge sempre da scheletro e intorno al quale si sviluppa il suono degli archi. Il ritmo è quasi sempre blando: i pezzi si sviluppano in maniera lenta, sono caratterizzati da un umore compostamente triste, da atmosfere dilatate e melliflue che sembrano voler raccontare la fine di una giornata emotivamente impegnativa. “Daydreamer” è un album più notturno che crepuscolare, che con le suggestioni oniriche ha a che fare sin dal suo inizio, nel quale appare complicato anche percepire i reali confini tra i brani, comunque mai troppo dissimili tra loro. A svettare, comunque, sono “IV”, che con la sua dolcezza potrebbe essere una ballad strumentale, e “VII”, nel quale il piano gioca un ruolo più marginale a vantaggio degli archi, che invece avvolgono l’ascoltatore con disarmante eleganza, pur con suoni sempre poco densi. “Daydreamer” abbandona lo sperimentalismo apprezzato in altre occasioni e insegue una maggiore linearità, trovando ancora un buonissimo risultato. (Piergiuseppe Lippolis)