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UMBERTO TI.  "Non credo basterà"
   (2020 )

A poco più di un anno di distanza da “Alaska”, il cantautore padovano Umberto Ti., al secolo Umberto Tramonte, è tornato con “Non Credo Basterà”, EP di cinque tracce e una durata di poco inferiore ai venti minuti. Rispetto al capitolo precedente, il nuovo album di Umberto Ti. abbandona l’essenzialità e rincorre un sound più ricco, figlio in prima battuta di una strumentazione più corposa, e di un cantautorato che ora tende al folk a tratti anche sperimentale. Basta un’intro lunga una manciata di secondi per suggerire la nuova direzione intrapresa da Umberto Ti., poi chiarita in maniera definitiva dalla titletrack, costruita sul bouzouki greco e ricamata dai fiati, sempre molto presenti nel corso dell’opera. “Figli” si lascia cullare dal piano e tradisce un’atmosfera ben più malinconica del brano precedente (“Questo paese è vecchio, maledetto!”), ma conferma la grande cura per gli arrangiamenti. Nella successiva “Come Fratelli” gioca un ruolo importante il sax, che in apertura dà una sensazione di spensieratezza, poi smentita da uno sviluppo ancora nostalgico, ma dall’enorme dolcezza e carica espressiva. La ricchezza di “Non Credo Basterà” è ulteriormente confermata dalla delicata poesia silvestre di “Resina” e, soprattutto, dai profumi e gli odori gitani dell’ottima “La fine del mondo”, il pezzo che chiude nella maniera migliore l’EP. Umberto Ti. prosegue il suo percorso di maturazione con un lavoro solido e curatissimo che sembra poter tracciare anche la strada per quelli che verranno. (Piergiuseppe Lippolis)