recensioni dischi
   torna all'elenco


HELLRIDE  "Goodbyes to forever"
   (2020 )

Gli Hellride sono una band tedesca attiva da dieci anni e da pochissimo tornata con “Goodbyes To Forever”, a sette anni di distanza dal precedente “Acousticalized”. Tra i fedelissimi del genere, il nome Hellride non può che essere associato a uno degli esperimenti più ambiziosi degli ultimi anni: l’heavy metal suonato in acustico. “Goodbyes To Forever” riparte dal medesimo concetto, affidandosi quasi solamente a voce e chitarra acustica e rinunciando, nella maggior parte dei casi, a qualsivoglia elemento di contorno. Nel corso dei trentasei minuti, solo la conclusiva “Air Supremacy” introduce basso elettrico e batteria che aggiungono colore allo sfondo, ma non rappresentano un punto di rottura con il resto dell’album. “Air Supremacy” è comunque tra i migliori passaggi di un album che stipa gli episodi migliori in apertura: in particolare, “The Misanthrope” e “Don’t Hurt What You Can Kill” sono in grado di suggerire atmosfere heavy metal canoniche in una maniera tanto convincente da renderlo quasi tangibile. In altri casi, come “3030” o “Young Turks”, cover di Rod Stewart, si ha la sensazione di ascoltare semplicemente ottimi pezzi acustici, in qualche modo slegati dall’idea di metal. “Goodbyes To Forever” potrà deludere qualche purista, ma è un lavoro autentico che scorre senza conoscere reali momenti d’affanno. (Piergiuseppe Lippolis)