recensioni dischi
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SALMAGÜNDI  "Rose marries Braen (a soup opera)"
   (2020 )

I Salmagundi sono uno dei gruppi piu' pazzoidi che, senza prendersi sul serio, abbia mai ascoltato negli ultimi tre anni. Freschi, divertenti, senza capo ne' coda. E va tutto bene. Arrangiamenti stone rock, e non solo, perfetti nella loro semplicita'. Nella composizione dell'album c'e' del progressive, non nel senso dell'arrangiamento in se', ma nel tentare di raccontare una storia dalla prima all'ultima traccia. In loro vedo la stessa intelligente ironia dei Gong. Ora parliamo delle canzoni. ''Cheese Fake'', precisa come un mattone che ti arriva sulla faccia. Una voce pomposa, una sorte di Trent Reznor, ma allegro. Non mangio formaggio, ma questo e' fake e mi piace molto. Ovviamente, la piu' gustosa e' ''Mrs Braen aka TantaVogliaDelay'' (traccia numero 6). Il ritornello, cioe' la ripetizione mantrica del titolo, mi e' entrata in testa in pochi secondi. Il contrasto tra l'inglese e l'unica frase in italiano, cantate in due stili completamente diversi, hanno fatto centro. Non puoi dimenticarla. Parafrasando Rocco Tanica, quando scherza con i nuovi artisti: questa cosa dei tanti stili rock mi piace, andate avanti cosi'! (Matteo Preabianca)