recensioni dischi
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SALVATORE PASSARO  "Au bout du monde"
   (2007 )

In principio era Erz: con questo pseudonimo Salvatore, tra il 1994 ed il 2000, ha inciso ben tre album. Il suo primo (intitolato semplicemente con il suo pseudonimo) esce nel Novembre '94, a cavallo tra le due partecipazioni al Festival Musicultura, e – nonostante fosse auto-prodotto, registrato a Londra e per giunta con un budget assai limitato – riuscì a suscitare una ottima impressione presso gran parte della critica nazionale. Il singolo di maggior successo fu “Whore”, il cui videoclip ottenne numerosi passaggi sulle reti televisive musicali, e su MTV. Le buone impressioni sortite dal suo disco d’esordio furono poi confermate dal secondo, intitolato “Radio Luxembourg”, registrato a Napoli con la produzione dei Sold Out, oggi Planet Funk e uscito nell’aprile del 1997. Grazie a questo album ERZ iniziò a farsi conoscere anche dal grande pubblico, in particolare grazie al singolo “Ma tu felicità”, ottimo esempio di jungle, nonché molto programmato dalle emittenti radiofoniche. Notevoli pure gli altri pezzi, in particolare “Il clandestino”, “Poeta di un metrò”, “Gemini” e “Ripositivizzati”. Insomma, un disco fresco e innovativo, in grado di spaziare dal pop/rock sino alla jungle, passando dal trip hop - genere allora in voga soprattutto oltremanica – e che riuscì nell’impresa di avere un buon riscontro anche dal punto di vista delle vendite. La definitiva consacrazione a livello artistico arrivò il 29 ottobre del 1999, data di uscita di “Desernauta”, il suo terzo disco, che può essere considerato, a ragione, uno dei migliori album introspettivi usciti negli ultimi anni sulla scena italiana. Ricco di pezzi di pregevole fattura, su tutti “Desernauta” e “Un giorno diverso”, entusiasmò la critica anche se non riuscì ad eguagliare il precedente in termini di vendite. Il suo quarto lavoro era stato fino adesso il singolo “Once upon a time in Italy”, distribuito gratuitamente tramite Internet. Considerato dalla critica e da una piccola fetta di pubblico come uno degli autori più promettenti della scena rock italiana, nel 2000 chiude comunque il contratto che lo legava alla Universal, e si dedica ad altre attività. Resta intatta, però, la sua straripante passione per musica e poesia che lo porta a comporre un pugno di toccanti canzoni che compongono l'ossatura di quest’album. D’AZUR è nata così, in maniera spontanea, durante una festa in piazza a Cassis, in Provenza. Due chitarre e un contrabbasso, e tutta la piazza che ballava a due a due. “Salvador”, il primo singolo pubblicato nell'aprile 2006, era stato un notevole successo: accolto molto bene sia dai media, che dal pubblico, è stato tra i brani più scaricati sul sito Messaggeriedigitali.it - stazionando al 1° posto nella classifica “Top download dei singoli” per diverse settimane, ed entrando così nella classifica generale di Musica e dischi. Ed ora l'album. L'inizio di un nuovo, grande percorso. Non è più, quindi, solo l'ex della Hunziker...