DEATHLESS LEGACY "Saturnalia"
(2020 )
Ci sono periodi in cui ci sentiamo sopraffatti da eventi negativi, fasi in cui il peso dello scoramento rischia di farci dimenticare le potenzialità di cui disponiamo per affrontare le avversità della vita (ogni rifermento all'attuale emergenza sanitaria non è del tutto casuale :-(. Staccare la spina dalle angosce del presente attraverso un tuffo nella storia, magari con un tocco di fantasy, può aiutarci a ricaricare le batterie e rimettere in moto le nostre risorse interiori.
L'ascolto di The gathering (2016), Dance with devils (2016) e Ritual black magic (2018), sebbene inquadrabili in un filone per me non congeniale (un horror metal denso di tematiche magico-esoteriche), mi aveva fatto apprezzare non poco le qualità della band, elevando notevolmente le mie aspettative per questo nuovo (quinto) lavoro. Saturnalia rimanda all'omonima festa religiosa romana in onore di Saturno, equiparabile per molti aspetti al carnevale (riti di inversione, scambio di auguri e doni, riferimenti all'età dell'oro); non è stricto sensu un disco o un EP, ma una colonna sonora monotraccia della durata di circa 25 abbinata a un DVD. Il filmato (un medio-metraggio in bianco e nero con testo in inglese), curato dal batterista Frater Orion (Andrea Falaschi), narra le vicissitudini di uno schiavo (Lucius, interpretato dallo stesso Frater Orion) alle prese con un complesso percorso simbolico-iniziatico: mi fermo qua per non togliere al lettore la suspense. Veniamo a noi.
Il buon giorno si vede dal mattino: l'incipit di tastiere maestose ci introduce nella Roma imperiale con orchestrazioni magistrali e cori imponenti sovrapposti o intervallati da galoppate ritmiche sorrette dalle ottime performance del citato Frater Orion e di The Cyborg (Michele Cavallini, basso) abbinate (o meno) a fraseggi di chitarre e tastiere, da arpeggi di chitarra (Sgt. Bones, Gianni Capecchi) e passaggi di pianoforte che toccano le giuste corde emotive. Guidato dalla competente direzione musicale di Alex Van Eden (Alessio Lucatti), virtuoso italiano dei tasti d'avorio di formazione classica con la sana passione per l'Heavy Metal a 360 gradi (progressive, power, epic, death), ed espresso da una vocalità femminile di pregio (Steva, Eleonora Vaiana) perfettamente adatta al contesto, Saturnalia proietta la band nella sua fase di massima espressione artistica. Pur con i dovuti omaggi ai maestri internazionali del genere (in primis di scuola nordeuropea), non occorre necessariamente rivolgere lo sguardo oltre i confini nazionali per godere del migliore gothic metal sinfonico: talvolta si può essere profeti in patria. (MauroProg)