recensioni dischi
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ARRIAS-DAVIES-ULLEN  "Crystalline"
   (2020 )

“Crystalline” è il primo album come trio di Johan Arrias, Lisa Ullén e Angharad Davies. I primi due, rispettivamente sassofonista e clarinettista di stanza a Stoccolma e pianista devota all’improvvisazione alla musica d’avanguardia, avevano già collaborato in altre occasioni, ma è solo nel 2017, dopo un incontro al Cafè Oto di Londra, che il violinista gallese è entrato in pianta stabile nel progetto. “Crystalline”, appena uscito per Ausculto Fonogram Records, è un album idealmente figlio dell’incontro-scontro tra tre artisti comunque diversi tra loro, che prima di due pezzi realmente condivisi (e improvvisati), hanno portato ciascuno una propria composizione: Lisa Ullén ha firmato “Undercurrent”, fra ambientazioni sospese, suoni acuti e il caldo timbro del piano, Angharad Davies ha portato “Rydal Moun”, essenziale nella struttura ma straniante nell’effetto, dovuto a un utilizzo non del tutto convenzionale del suo violino, mentre Johan Arrias ha realizzato “Rituals”, più lineare nel suo incedere e sorretta da un sottotesto pianistico. A chiudere l’album, invece, sono “Etude” e “Coda”, dove c’è un po’ tutto il repertorio del trio: l’incedere mellifluo della prima, dove le sovrapposizioni tra gli strumenti sono rare e i suoni scivolano gli uni sugli altri, e una coda più imprevedibile ma ancora scarna e educata non celano affatto la ricercatezza dell’opera. “Crystalline” evidenzia il talento dei suoi autori e, pur senza cercare suoni particolarmente complessi, riesce a sintetizzare perfettamente esperienze e a fonderle in una sola. (Piergiuseppe Lippolis)