recensioni dischi
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DORA SISTI  "The rime of the ancient mariner"
   (2020 )

Un progetto molto ambizioso, questo di Dora Sisti e del suo quintetto jazz, al secondo album dopo sette anni dal debutto. Una sorta di lunga suite (composta da undici tracce) ispirata a “La ballata del vecchio marinaio” di Samuel Taylor Coleridge, in cui la Sisti - curriculum di tutto rispetto: cantante, autrice, pianista, insegnante, vincitrice di varie borse di studio nelle prestigiose scuole in cui ha studiato - mette in mostra non solo la sua impeccabile tecnica vocale ma il suo amore per la poesia e la letteratura. A partire dai titoli delle tracce, da “The departure” fino al “Farewell” passando per “The silence of the sea” e “The storm-blast”, il viaggio del marinaio è narrato con un raffinato linguaggio jazz, pulito e senza fronzoli (“ho eliminato tutti gli assoli vocali, ho voluto che tutta l’espressività fosse affidata ai temi e agli arrangiamenti” dichiara la cantante), ma decisamente “difficile” per l’ascoltatore medio. Liriche potenti, musicisti fantastici, arrangiamenti prevalentemente jazz con punte di prog e cantautorato, ma un risultato finale che, pur essendo dotato di grande libertà espressiva e vicino alla perfezione formale, potrà (purtroppo) piacere davvero a pochi. (Francesco Arcudi)