recensioni dischi
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AIRPORTMAN & FABIO ANGELI  "Il paese non dorme mai"
   (2020 )

In questi venti anni di carriera è spesso capitato di ascoltare dischi degli Airportman interamente strumentali, con le narrazioni affidate ai tanti elementi di colore che compongono un lavoro discografico. Stavolta, però, per “Il Paese Non Dorme Mai”, i piemontesi hanno potuto contare sulla preziosa collaborazione con Fabio Angeli degli Esterina, che ha prestato la sua voce. Il disco muove da una riflessione sul tempo e dal moto perpetuo e immutabile di un paese di campagna, dall’incedere inarrestabile di abitudini distanti dalla frenesia metropolitana. “Intro” ci proietta proprio in questo tipo di umore e conduce verso “A.M.”, divisa in quattro parti e segnata profondamente dall’eleganza di suoni acustici caldi e circolari, il cui sviluppo è lento, quasi timido, a simboleggiare un presente (o un passato) eterno e la conservazione di gesti che si dilatano e diventano rituali. Seguono “Il Paese Non Dorme Mai – 4 Agosto 2010”, con un sottofondo ventoso allo spoken di Fabio Angeli, quindi la liturgia de “Il Paese Non Dorme Mai”. Chiude una cover incredibile, straziante nel suo intimismo e nella sua delicatezza, che diventa uno degli epicentri emozionali del lavoro: Fabio Angeli canta “Life In Vain” del compianto Daniel Johnston, morto prematuramente a settembre dello scorso anno. Se già nel corso delle due decadi Airportman era sinonimo di certezza, con “Il Paese Non Dorme Mai” le cose non cambiano affatto e, in questo caso anche grazie a Fabio Angeli, il risultato rimane ottimo. (Piergiuseppe Lippolis)