NORDGARDEN "A brighter kind of blue"
(2006 )
Dopo una lunga pausa, il songwriter norvegese Terje Nordgarden è tornato con il suo secondo, attesissimo, album: "A Brighter Kind of Blue" (Stoutmusic/Audioglobe). L'album precedente (prodotto da Paolo Benvegnu') è diventato un piccolo classico ed i lunghi ed estensivi tour nella nostra penisola hanno creato un notevole seguito di pubblico per l'affascinante Terje. Con uno spettacolo emozionante, potente, coinvolgente e con una presenza scenica che non teme rivali, il biondo menestrello venuto dal nord è poi tornato nuovamente sui nostri palchi in duo con Peter Oiseth alla tromba. La storia musicale di Nordgarden comincia con i modi usuali per molti altri musicisti norvegesi. Approfondimento presso la Sunnhordlandfolkehògskole; le prime rockbands con amici o compagni di classe; i concertini nelle scuole, spesso anche da solo, accompagnato dalla sua chitarra acustica, sognando di essere il nuovo Nick Drake o il discendente diretto della famiglia Buckley e magari duettare un giorno con Neil Young. Ottenuto il diploma si trasferisce ad Oslo dove viene in contatto con un amico che studia a Bologna e così decide di raggiungerlo. Dal freddo di Hamar, vicino Bergen, alla vitalità della città emiliana dove tenta di farsi conoscere suonando nei piccoli locali. Qui nasce la consapevolezza di fare della musica il proprio lavoro. Nordgarden viene presto notato dall'etichetta Stoutmusic che gli permette di registrare il primo album, sotto la supervisione artistica di Paolo Benvegnu'. Il disco, intitolato con il suo nome completo "Terje Nordgarden", esce a maggio 2003 e viene immediatamente accolto con grande favore da critica e pubblico che lo decretano uno degli esordi più promettenti dell'anno. È soprattutto dal vivo che Terje riesce a sviscerare le due "anime" che stanno a fondamento del suo modo di essere e di sentire: la spontaneità dello scambio e della comunicazione, e quella che lui definisce la "magia" del renderti partecipe dei suoi umori, delle sue proprie emozioni, senza pudore, dritto al cuore. Infatti Nordgarden suona in lungo ed in largo per lo stivale davanti ad un numero sempre maggiore di appassionati, memorabili le esibizioni ad Arezzo Wave e alla Stazione Leopolda di Firenze per l'AcusticaMente Festival. A fine 2004 Nordgarden torna a vivere in Norvegia dove scrive e registra il nuovo album, questa volta quasi del tutto acustico. Il disco rappresenta un deciso passo in avanti per Terje, capace di convogliare il suo talento in tutte le canzoni che profumano di Elliott Smith e Nick Drake.