FALENA "Una seconda strana sensazione"
(2019 )
Terzo lavoro per questo gruppo progressive che prende il nome da un insetto Enigmatico che ha abitudini prevalentemente notturne, suscitando così oscure credenze.
L’album, mantiene fede alle sinistre atmosfere che evoca il nome della band mettendo in mostra un quadro a tinte fosche che introduce l’ascoltatore in una dimensione oscura.
L’intero disco è basato su testi ermetici e foschi che viaggiano sulle ali di un pessimismo cosmico leopardiano, e già dalle prime note “Vivo l’attesa di un cupo orizzonte...” ci avvolge in un’atmosfera tetra che, nel proseguo dell’ascolto, diventa sempre più buia e pesante.
Questa durezza di suoni e testi, che ci evoca stati d’animo inquieti e disperati ed aleggia con continuità per tutte le tracce, è talvolta interrotta da brevi soli strumentali che riescono, a tratti, a creare chiari bagliori di luce (in particolare le dolci melodie del flauto) rischiarando il grigiore incombente con brevi squarci luminosi, ma tutto poi si richiude di nuovo ed i toni ritornano gravi ed oscuri.
Solo la parte conclusiva “Conseguenze”, brano strumentale sembra poter dare l’impressione di riportare il sereno dopo la tempesta interiore che ha avvolto durante l’ascolto... ma sarà solo una "Seconda Strana Sensazione"?
Un disco di un progressive diverso dal solito, dove gli strumenti sanno ben interpretare i loro ruoli drammatici, tessendo preziose cornici intorno a testi complessi ottimamente eseguiti da un vocalist perfettamente capace di ben interpretarli e di farne risaltare le atmosfere ombrose e cariche di angoscia.
(AlbeSound)