recensioni dischi
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FISH & STEEL  "Fish & Steel"
   (2019 )

Il batterista Paul Nillsen-Love vuole tentare ogni esperimento free jazz. Dal collettivo spacca timpani dei Large Unit, è emerso un trio chiamato Fish & Steel, composto da lui stesso alla batteria più Mats Äleklint al trombone e Per-Åke Holmlander al bassotuba. Hanno inciso un omonimo album (appena uscito per PNL Records) che dura quasi un’ora di performance, divisa in due tracce, “Blow out” e “Sangbolaget”. La configurazione sonora che emerge da questa insolita formazione, priva di un basso elettrico o di un contrabbasso, affida le frequenze più gravi al solo grande ottone, con la conseguenza che salta l’usuale concezione di groove d’accompagnamento. Tromba e trombone dialogano esplorando tutte le potenzialità rumoristiche, ritmiche e melodiche, cozzando in maniera libera, anche assieme alla batteria, che intesse una ritmica solo quando gli va, e gli altri lo seguono se vogliono, se non preferiscono costruire una ritmica a sé stante e contrastante. Le premesse sono originali, ma il risultato è l’ormai riconoscibile anarchia formale a cui ci hanno abituati, a queste latitudini glaciali. (Gilberto Ongaro)