YATRA "Behind the great disguise"
(2019 )
“Yatra” è un termine del linguaggio sacro indiano, traducibile come “viaggio” o “pellegrinaggio”, ma è anche il nome del progetto musicale, avviato nel 2017, di cinque ragazzi reggiani, arrivati al debutto discografico nell’ultimo scampolo di 2019. L’opera prima degli Yatra si intitola “Behind The Great Disguise” e parte dal rock per divagare verso territori hard, grunge, a tratti anche progressive, ma disegnando spesso atmosfere un po’ rarefatte e sospese, che ammiccano allo shoegaze più limpido e alle declinazioni più ruvide del dream pop, esaltando anche il timbro della vocalist, Denise Pellacani, sempre ispirata e a suo agio nelle parti più acute come in quelle più gravi. L’album si apre con un pezzo cangiante come “Unworthy” e prosegue con le arrampicate di “Ego Illusion”, rappresentazione pura dell’animo più dream/shoegaze del quintetto, mentre “Struggle” flirta col prog, senza esagerare coi manierismi. “The Awakening” cambia un po’ umore e attacca frontalmente con graffi hard rock che permeano anche “Reborn, Rebuilt”, poi “Disguise You Built So Well” deflagra in maniera definitiva, con un approccio più vicino al grunge e al punk. Il singolo di lancio, “Paving The Path For Your Downfall”, è l’episodio più melodico di un album comunque ben lungi da qualsivoglia tipo di compromesso, mentre “Everlasting” chiude degnamente il discorso. “Behind The Great Disguise” è un’opera prima solida e già interamente a fuoco, con diversi spunti parecchio interessanti. (Piergiuseppe Lippolis)