SWÖRN "Swörn"
(2019 )
Gli Swörn sono un trio torinese nato al tramonto del 2017 e che da pochissimo ha debuttato con un album omonimo di sei tracce per mezz’ora di durata. Ormai emancipati dal sound stoner/desert rock degli esordi, gli Swörn osano di più e sviluppano una proposta con cui si portano oltre queste coordinate, che restano comunque riconoscibili. Ad aprire è “Azatoth”, caratterizzata da un suono compatto e robusto e da scenari un po’ cupi, mentre la successiva “San Pedro” affonda subito il piede sull’acceleratore e si carica di elettricità, stagliandosi con grande autorevolezza in una zona grigia fra stoner e hard rock. “Electric Saint” vira verso territori psichedelici, con un lungo bridge che ricorda quello di “Azatoth” e che ancora risulta perfettamente funzionale al contesto. Un leggero calo si fa registrare con “I Ask Shield”, che risulta il pezzo meno a fuoco del lotto, con un hard rock fin troppo semplice per gli standard dell’album, ma “Swörn” riparte immediatamente con lo stoner ancora un po’ torvo di “Helluland” e con il passo pesante di una più dilatata “Tecumseh”. È la degna chiusura di un album che mette in luce la tecnica del trio e idee già chiare, oltre che ben sviluppate: le premesse sono importanti e il futuro sembra essere decisamente dalla loro. (Piergiuseppe Lippolis)