recensioni dischi
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WIME  "Lo0ser"
   (2019 )

“Lo0ser” è il primo EP di Wime, al secolo David Veronesi. Pubblicato lo scorso mese per Junkfish World, il lavoro include sei brani e si esaurisce in ventuno minuti, comunque sufficienti a mettere in luce diverse buone idee in grado di emancipare Wime da un panorama pop italiano che, negli ultimi anni, ha conosciuto una preoccupante omologazione. Wime, invece, pur senza rinunciare alla fruibilità tipica del genere, cerca e trova qualcosa di più autentico, capace di manifestare lievi sentori lounge nei ritmi distesi e di ammiccare al soul nel cantato, ma pure in grado di filtrare influenze psichedeliche e tribali. Sono elementi facilmente rinvenibili già nell’opener “Come Along”, ma gli sviluppi rimangono interessanti anche negli altri cinque brani: “Mooon” si inerpica su un ritmo leggero e irresistibile e ipnotizza in coda, “Cold Call Coming” flirta col jazz, mentre le voci sovrapposte e stratificate esaltano un lavoro certosino anche in fase di produzione. “Owl” dilata ancora i tempi e i ritmi e, in un’ambientazione vagamente ancestrale, si stagliano anche leggerissimi echi dub, poi i cori di “Wime Is A Looser”, a cura dei bambini della scuola primaria Denise Henke, creano un’atmosfera straniante e regalano un pezzo estremamente adesivo. “Lo0ser” si chiude con un cantato delizioso e le allucinazioni di “Bu”, che esplode e travolge ancora nel finale. “Lo0ser” è un lavoro che racconta come sia possibile sviluppare un sound fondamentalmente pop ma con ricercatezza e qualità. Pienamente convincente, l’attesa è tutta per un lavoro sulla lunga distanza. (Piergiuseppe Lippolis)