recensioni dischi
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COSIMO BIANCIARDI E INTIMA PSICOTENSIONE  "I.p.t."
   (2019 )

Un album che si intitola con un acronimo (del nome della band) che sta per ''Intima Psico Tensione'' non può certo essere un disco banale ne’ tantomeno “facile”. E infatti non lo è, da nessun punto di vista, ne’ musicale ne’ dei testi. Il cantante e autore Cosimo Bianciardi e i suoi compagni di band sfornano un CD che somiglia più ad una seduta di psicanalisi, molto introspettivo nei testi e musicalmente vario. Si va dal primo brano, “Mi sento un meccanismo complicato” (rock cantautorale), alla successiva “L’uomo obliquo” e a “Tutti i miei demoni”, che suonano come progressive rock. E ancora l’intro con un solo di piano jazz in “Bersaglio” e la rock/jazz “Non sai niente di me”. E ancora un intro di pianoforte classico in “Carnefice”, e così via, in un progetto la cui particolarità sonora è l’uso della stereofonia, per cui è consigliato l’ascolto in cuffia, e soprattutto un ascolto ripetuto. Questo “I.P.T”, disco che definiremmo “indie rock”, non può certo essere liquidato in un unico ascolto, ha bisogno di essere capito, interiorizzato, assimilato per apprezzarne il suo indubbio valore. (Francesco Arcudi)