recensioni dischi
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BASIC RHYTHM  "On the threshold"
   (2019 )

Dopo averlo ascoltato nel suo progetto techno-urban East Man, che faceva incontrare diversi rapper (analizzato qui http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=5929), Anthoney J Hart ritorna a sviluppare il percorso di uno dei suoi mondi, Basic Rhythm. Nel nuovo lavoro sotto questo nome, “On the threshold” (appena uscito per Planet Mu Records), la drum’n’bass incontra molti elementi jungle e tavolta hardcore. Diverse atmosfere stranianti e cariche di suspense, fanno da introduzione a svariate sessioni percussive fittissime. E il principale lavoro di fino, è sulle modifiche timbriche degli impulsi ritmici, come nel caso di “I want you”. A volte in maniera più morbida, come in “St. Fabian Tower” e “A new consciousness”, a volte in maniera più decisa e tagliente, come in “Slice neck”, con tanto di spari di rivoltella, e in “Edge of darkness”, coi suoi bassi ruvidi. Anche i campionamenti vocali sono ripetuti fino all’ipnosi, come quello femminile di “Yeah, I like it”. “Buss it” offre un clima allucinato, tra pad inquietanti e battiti aggressivi ed oscuri. In “The kru”, come all’inizio di “St. Fabian Tower”, Anthoney si diverte a stoppare l’intero flusso sonoro, come se si fosse bloccato il lettore. In “The kru” l’esperimento si estremizza, continuando anche nel corso nel brano e non solo alla partenza. “Fi di gyal” al contrario, è una martellante tempesta di clap, accompagnata dal sample vocale che ripete: “Get up”. Ed infine “The light” è forse l’unico episodio che concede una regolarità di battiti per la dancefloor, e una frase vocale intera, non solo sillabe. Se in East Man si intravedeva un sostrato sociale, rivolto alle zone suburbane, in Basic Rhythm è assente, in favore di un’elaborazione del materiale musicale prettamente artistica e creativa. (Gilberto Ongaro)