recensioni dischi
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VINCENZO GRIECO  "Misleading lights of town"
   (2019 )

Vincenzo Grieco è un chitarrista, compositore e arrangiatore che, dopo vent’anni di esperienze musicali varie, fra cui quelle con Little Wings, tribute band di Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan, ha debuttato due mesi fa con un album di inediti, intitolato “Misleading lights of town”. Musicalmente, il disco muove da basi hard rock, ma accoglie influenze fra le più disparate, dal blues al country, passando anche per ritmiche funky. Il disco si esaurisce in circa quaranta minuti e i dieci pezzi sono quasi sempre imperniati su una chitarra muscolare, ma anche parecchio variegati: decisivo, in tal senso, anche l’apporto dei diversi musicisti e cantanti che hanno collaborato con Grieco alla realizzazione dell'album. Aperto dall’hard rock anni ottanta di “Crashing waves”, l’album prosegue con l’educato mid-tempo “Don’t lay your love to waste”, con Sara Facciolo (moglie di Grieco) alla voce e con le reminiscenze hendrixiane di “Dizzy heights”. “1995” rallenta notevolmente i ritmi, poggiandosi su schemi da ballad, anticipando il denso groove funky di “That brand new perfect tune”. Corre a perdifiato anche “An american in Rome (one for Brent)”, disseminando note country, mentre la titletrack e la successiva “Crazy, funny, lovely whiskey nights” giurano nuovamente fedeltà all’hard rock più classico. Nel finale, ancora profumi classici con “Lord of the world” e il rock’n’roll puro dell’ottima “The bear, the smart one, the dandy and the rockstar”. Il primo album di inediti di Vincenzo Grieco è un lavoro solido e convincente, senza brani fuori fuoco, e impreziosito dalla grande tecnica dei musicisti che vi hanno collaborato. (Piergiuseppe Lippolis)