ALBERTO DONATELLI "Ruggine"
(2019 )
Confesso che non conoscevo affatto questo rocker romano, mai sentito nominare. E al primissimo ascolto, dalla prima chitarra rock alla prima nota cantata, ho subito pensato “oddio, un altro clone di Ligabue” (che peraltro non amo particolarmente). Eppure eppure... andando avanti e continuando ad ascoltare questo “Ruggine”, e cercando di farlo senza pregiudizi, mi accorgevo sempre più che, al contrario del ben più famoso rocker emiliano (che, in mia opinione, da anni non ne azzecca una, e il rock dei primi tempi lo ha lasciato da un pezzo a vantaggio di un pop-rock più leggero e radiofonico), questo ragazzo invece ha della stoffa, e ha sfornato un disco composto da una serie di hit pazzesche, una dietro l’altra! E così, documentandomi, ho scoperto che questo progetto di Alberto Donatelli è il suo quinto disco, che ha impiegato ben 7 anni per concluderlo, che lo ha registrato addirittura TRE volte con diversi produttori perché non soddisfatto del risultato. E così mi scappa un “WOW”! Onore al merito di questo cantautore, che ha consegnato al mercato un CD composto da una serie di potenziali hit, anche radiofonicamente parlando, nove canzoni (più un intro e una radio version di “Maggio non mi piace”, uno dei brani migliori) prodotte, arrangiate e suonate magnificamente, e alla fine anche la voce non è poi così simile a quella del Liga, ci somiglia ma mantiene un suo stile personale. Tra i brani mi hanno appassionato particolarmente il primo singolo “La foto che non puoi scattare” (ottima produzione, suoni magnifici e un bellissimo assolo di chitarra su una melodia accattivante), l’ottima title track “Ruggine” (una rock ballad dalle chitarre potenti e un testo mai banale), e la dolcissima ballad “Nena”, dedicata alla figlioletta. E alla fine mi domando come mai la vita sia così strana, perché la trap spopoli così tanto tra i bimbiminkia e tanti pseudo-artisti (?) continuino ad avere successo, mentre invece un musicista così talentuoso come Alberto Donatelli lo conoscono in pochi? Perché la vita a volte non è così gentile, magari è ingiusta... ma tu continua per la tua strada, Alberto, la ruota gira e tu hai tutte le carte in regola per sfondare. E presto, te lo auguro di cuore, ci riuscirai! (Francesco Arcudi)