HOTEL MONROE "Corpi fragili"
(2019 )
È uscito un mese fa l’album di debutto degli Hotel Monroe, band parmigiana che ha potuto lavorare a questo progetto anche grazie al crowdfunding lanciato nei mesi precedenti all’uscita di questo “Corpi fragili”. Anticipato da “L’ultima cosa” e “Ho visto l’amore chiamare colore”, l’album degli Hotel Monroe lega rock ed elettronica, mostrando una certa attenzione per la componente melodica e per gli arrangiamenti. “L’ultima cosa”, in collaborazione coi Dank, inaugura l’album con ritornelli adesivi e una coda scorbutica, poi “Nuovi mondi” manifesta una certa rabbia per il nostro sviluppo socioculturale e, in tal senso, i nuovi mondi da costruire evocati dal titolo sono un appiglio per sfuggire a tutto ciò. Il secondo dei due singoli, terzo brano dell’album, immerge in un’atmosfera malinconica e offre un climax che in coda conosce il suo picco. Decisamente più articolato è il percorso di “Rebecca”, nonostante un cantato ancora a presa rapida, fra parentesi elettroniche e schitarrate che sintetizzano al meglio le due anime della band. “Rocking rolling”, cover della celebre hit di Scialpi, strizza l’occhio ad atmosfere rock più classiche, mentre “White Fox” rallenta un po’ i ritmi per deflagrare nel finale. È la titletrack a chiudere l’album su schemi da ballad e con un finale parecchio dilatato e suggestivo. Gli Hotel Monroe dimostrano di avere idee chiarissime, confezionando una proposta che, in questa fase storica della musica del nostro paese, risulta anche discretamente originale. A questo va aggiunta la cura maniacale e la buona varietà dei pezzi, che fanno di “Corpi fragili” un prodotto già molto solido. (Piergiuseppe Lippolis)