recensioni dischi
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BOB CORN  "Songs on the line"
   (2019 )

Non ha bisogno di presentazioni Tiziano Sgarbi aka Bob Corn, figura di riferimento per tanta musica indipendente in Emilia e non solo, già fondatore della band grunge Fooltribe e, dal 2004, impegnato con un prolifico progetto di stampo folk cantautorale che, con il nuovo “Songs on the line”, è già giunto al suo settimo capitolo. Coadiuvato da musicisti come Michele Guglielmi (piano elettrico), Ambra Chiara Michelangeli (voce e viola), Andrea della Piana (voce e chitarra acustica), Diego Viada (tromba) e Nicholas Remondino (batteria), Bob Corn ha conservato gli stilemi dei suoi precedenti lavori: il folk è intimo, piuttosto essenziale e i testi sono in inglese, con un’atmosfera complessiva da fredda serata autunnale, trascorsa davanti a un camino. “Birthday song” scivola su un accompagnamento denso ma leggero e si caratterizza per un umore timidamente positivo, mentre “Slowly sliding away” diventa ancor più minimale, almeno prima della coda. A metà di “Songs on the line” arriva la deliziosa “So sweet”, una ballad romantica impreziosita dalla sovrapposizione di voci e da un ispiratissimo piano, mentre in “Down, without you” è la viola ad assumere un ruolo più centrale. In chiusura, invece, c’è la breve “As the sea as you see”, che scorre in atmosfere trasognate e leggermente soffuse, chiudendo in grande stile un album che mette ancora in luce il gusto raffinato e la straordinaria sensibilità di un artista che continua a regalare piccole gemme, pur rimanendo lontano dalle luci della ribalta. (Piergiuseppe Lippolis)