recensioni dischi
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QUINDI  "Prove di volo"
   (2019 )

I Quindi sono una formazione torinese attiva dal 2012 che ha debuttato, un lustro fa, con “Esistenzialisti per gioco”, un album che affermava l’identità di collettivo artistico a tutto tondo, prima ancora che di band musicale, del quartetto. Dopo anni di esibizioni live in occasione di iniziative benefiche, all’alba del 2019 i ragazzi sono tornati con “Prove di volo”, un album che recupera il rock alternativo à la Marlene Kuntz e schemi vicini ai Pearl Jam. I dieci brani sono condensati in poco più di trentacinque minuti, caratterizzandosi per gli arrangiamenti mai particolarmente pomposi, ma sempre ben integrati col contesto, per le sferzate chitarristiche che immergono in atmosfere neanche troppo vagamente anni novanta, e per una discreta attenzione alla componente melodica, che contribuisce ad accrescerne la fruibilità. Ma “Prove di volo” è un lavoro curato nel dettaglio, e non è un caso che anche la scrittura appaia particolarmente ispirata, con un’analisi introspettiva lucida e a tratti universale, alla Jeff Buckley. I passaggi più riusciti sono quelli che inaugurano e suggellano il lavoro, ovvero “Sapersi fermare” e “Vento di potere”, mentre nel mezzo stanno “Stretto a te” e soprattutto “Indelebile”, a svettare. Ma, complessivamente, “Prove di volo” è un album godibile nella sua interezza e privo di passaggi a vuoto: un ritorno decisamente gradito quello del quartetto piemontese. (Piergiuseppe Lippolis)