VASCO ROSSI "Stupido hotel"
(2001 )
In 'Stupido Hotel' Vasco continua a "cantare per sè". Pietra angolare dell'intero è il brano d'apertura 'Siamo Soli', caratterizzato da un'atmosfera cupa che ricorda tanto quella di 'C'è chi dice no'. Una ballata sulla condizione di solitudine dell'uomo, un invito alla sua accettazione e a non vedere nella coppia un modo per sfuggirle. E' il brano migliore dell'album, che nei restanti titoli si adagia sulle consuete sonorità rock, se si esclude qualche gustosa variazione. Ricco, in ogni caso, di sfaccettature emozionali. A 'Siamo soli' si contrappone ad esempio l'ariosa ballabilità di 'Ti prendo e ti porto via', che ricorda 'Rewind' ed il cui titolo è mutuato dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Ancora una ballata, 'Standing Ovation', segnata da un ritornello fatto apposta per essere cantato in coro ai concerti. E' quindi il momento della title track, altro passaggio rivelatore: "Ora che sono qui - canta Vasco - in questo stupido hotel... farmi la barba o uccidere, che differenza c'è?... Hai già pronto il piano di recupero, io vado preso per il mio limite, io non so stare solo, vivere insieme a me, basta aspettarmi uscire... vai a farti fottere...". Nella tesa 'Io ti accontento', è inserita l'unica vera sorpresa musicale. Vasco avvia uno sfrontato dialogo con una immaginaria lei, poi si fa largo tra le rasoiate di chitarra un inaspettato ed esplicito duetto rap, protagonisti il rapper di Los Angeles Black Diamond e la modella Monyka "Mo" Johnigan, che si producono in un acceso litigio a sfondo sessuale. A seguire 'Perché non piangi per me', rivolta alla lei che versa lacrime pensando al suo vero amore, trovandosi però a letto col protagonista. Gli episodi successivi rispondono ai titoli 'Tu vuoi da me qualcosa', 'Stendimi'. In 'Quel vestito semplice' Vasco rispolvera l'accostamento tra rock e "jungle" già sperimentato da Bowie, frutto del soggiorno a Londra, vetrina e fucina delle tendenze dance. Chiude l'album 'Canzone generale', un divertissement impreziosito da base ritmica e coro di matrice afro. 'Stupido Hotel' è stato registrato tra Bologna, Los Angeles, Capri e Londra. Alla produzione il fido Guido Elmi, che con Celso Valli si è diviso l'arrangiamento dei dieci brani del disco. Il missaggio è stato completato dallo stesso Elmi e da Nicola Venieri negli studi Digital Capri Recording. La band di Vasco in 'Stupido Hotel' vede Mike Landau e Stef Burns alle chitarre, Vinnie Colaiuta alla batteria e Randy Jackson al basso. Musicisti col pedigree, davvero superflue le presentazioni. Il risultato è un disco molto curato, forse troppo. La rinuncia a una produzione così attenta e pulita, a dei musicisti sin troppo professionali, in favore di un rock più sporco e diretto, avrebbe probabilmente giovato a questo pugno di canzoni, alcune delle quali sanno tanto di già sentito. (Paolo Gallori - Kwmusica)