recensioni dischi
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STEORRAH  "The Altstadt abyss"
   (2018 )

Gli Steorrah sono una formazione metal tedesca e il loro nome sta diventando sempre più popolare tra gli appassionati di death, progressive e metal sperimentale. Arrivano dalla Renania e sono giunti al terzo disco in studio, a tre anni di distanza dall’ultimo, dopo la parentesi del live album “Nocturnal Emission”, pubblicato nel 2016. “The Altstadt Abyss” include sette tracce, quasi tutte dal minutaggio impegnato, e si esaurisce in circa cinquanta minuti. Nel suo fluire, l’album presenta le diverse anime che coesistono al suo interno ma, spesso, sono anche i singoli brani a offrire percorsi variegati e sviluppi inattesi, come nel caso dell’opener “The Silver Apples Of The Moon”, che si schiude con classici schemi death ed evolve in più ragionate trame progressive, per quanto scarne. È uno schema frequente, e potremmo dire anche vincente, all’interno di “The Altstadt Abyss”: anche “Sea From Empyrean” cambia lentamente volto, e se in avvio il growl tiene saldo il legame col death, la fase successiva è puramente prog, con tanto di inserto pianistico in coda. In alcuni casi, il death prevale leggermente (“Saturnalia For Posterity”), mentre in altri passaggi è il prog a non ammettere divagazioni (la morbidissima “Wolves & Seagulls”). Più spesso, però, i cambi di ritmo e di tempo sono l’idea forte alla base di lunghe cavalcate, come “Where My Vessel Dwells” o la titletrack, che facilitano l’ascolto e strizzano l’occhio agli appassionati di diversi generi. Gli Steorrah, band prolifica e in rapida ascesa, compiono un altro passo verso una maturità che pare ormai acquisita e confezionano un ottimo album, specialmente a livello compositivo. (Piergiuseppe Lippolis)