GERMANO SEGGIO "Alta quota"
(2018 )
È tornato Germano Seggio, chitarrista palermitano profondamente legato alle Dolomiti e innamorato della natura. La sua ultima fatica discografica si intitola, non a caso, “Alta Quota”, che dice tanto del suo rapporto con questi luoghi, nei quali ha anche subito cure sperimentali che gli hanno restituito autonomia dopo un brutto incidente motociclistico avvenuto nel 2003. Si tratta di un concept album, in cui diversi luoghi mozzafiato delle Dolomiti danno il nome ai diversi brani, sette inediti più due versioni della celebre “Mad World”. L’album si apre con le note morbide di “Braies”, fra distorsioni lievi e un incedere piuttosto lento, come il cullare morbido del brano, che suggerisce quel senso di pace tipico del paesaggio di montagna. La strada prosegue con le atmosfere un po’ più dilatate di “Countrysh” e poi con la prima delle due versioni di “Mad World”. “Corno Bianco” s’irrobustisce improvvisamente e affronta un percorso ben più arzigogolato. Qualche traccia onirica nel fluire di “49 Bis” (il nome della strada che attraversa tutta la Val Pusteria), fino ai virtuosismi blueseggianti di “Cavalese” e le carezze di “Anterselva”, prima di una titletrack di sola chitarra e la seconda versione, estesa, di “Mad World”. “Alta Quota” scorre con grande facilità ed è davvero un ascolto piacevole, perché realmente capace di evocare immagini e sensazioni tipiche di quei luoghi. (Piergiuseppe Lippolis)