recensioni dischi
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LENA HESSELS  "Billow"
   (2018 )

Progetto strano ma interessante, questo ''Billow'', primo album di Lena Hessels, diciott’anni appena, olandese figlia d’arte. La cartella stampa del CD, appena uscito per la Terp Records, dichiara che č cresciuta nella musica: il padre Terrie č infatti il chitarrista dei The Ex mentre la madre Emma era una violinista. Per non parlare dei musicisti che frequentavano la sua casa: gente come Sonic Youth, Han Bennink o Konono n.1. Tutto questo background ha certamente influenzato la formazione artistica della ragazza: Lena infatti suona interamente gli otto brani del disco, chitarra ma anche piano, organo e samples al computer. E ovviamente canta, con una voce ancora acerba, tra lo strascicato e l’ipnotico, che ricorda molto quella di Lorde, la giovane cantante di “Royals”. E ipnotiche sono anche le otto tracks di “Billow”, pezzi brevi, diretti, essenziali, tra cui spiccano almeno “Seven” e “First”. Non male per un’appena diciottenne, che mostra certamente del talento - ancora immaturo, forse - ma che non mancherŕ di esprimersi appieno nelle produzioni future. (Francesco Arcudi)