recensioni dischi
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THE WIDE  "Paramount"
   (2018 )

I Wide sono un quartetto tedesco composto da Pete Brough (voce e chitarra acustica), Ralf Aussem (chitarra elettrica), Kurt Schmidt (basso e seconde voci) ed Hermann Eugster (batteria), tutti reduci da altre esperienze musicali. L’opera prima firmata Wide si intitola “Paramount” e include dieci brani che toccano diversi generi, rendendo difficoltosa qualsivoglia classificazione all’interno di un genere. I tedeschi sono riusciti a confezionare un prodotto che riporta alla mente diverse band, ma che riesce comunque a suonare sempre originale, nel suo percorso che si apre sulle note di un crescendo vagamente post rock (“Walking Away”) e si chiude con i guizzi post punk di una titletrack che non cela la sua vocazione più melodica e pop, come accade anche in altri passaggi del disco. Perché anche i brani estremamente radiofonici si rivelano sempre parecchio efficaci (“Girl” è un pezzo pop immerso in una deliziosa atmosfera sognante). Quando sono i riverberi a inondare i brani, come nell’epica “Heroine”, i Wide scoprono il proprio lato shoegaze, al netto delle tradizionali difficoltà di definizione del genere all’interno di canoni precisi e univoci. Accade lo stesso in “Stars”, nonostante l’illusione di un’apertura da ballad: le distorsioni finali, in un oceano di feedback, regalano un altro climax shoegaze. Non c’è un pezzo fuori posto all’interno di “Paramount”: le ottime soluzioni compositive e la grande varietà dei brani fanno dell’album un prodotto molto valido, il cui ascolto è consigliato per chiunque apprezzi il post punk meno claustrofobico e lo shoegaze più dreamy. (Piergiuseppe Lippolis)