recensioni dischi
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CLAUDIO VALENTE  "Il blu di ieri"
   (2018 )

Si intitola “Il Blu Di Ieri” il quarto full length del cantautore e compositore veneziano Claudio Valente. Arrivato a due anni di distanza da “Cambiamori”, il nuovo album di Valente si carica di nostalgia già a partire da un titolo che intende fare riferimento a certe atmosfere post punk e new wave tipicamente anni ottanta e agli esordi della sua carriera. Non a caso, all’interno de “Il Blu Di Ieri” si trovano anche inediti scritti circa dieci anni fa e riarrangiati per l’occasione, spesso con l’aggiunta di sax e di elementi jazz, a testimoniare la grande influenza che il David Bowie di “Blackstar” ha esercitato su Valente nella scrittura del suo nuovo album, e tendenzialmente caratterizzati da un beat più intenso rispetto al passato. I pezzi sono nove ed evidenziano un bel piglio cantautoriale, in cui la scrittura conserva un ruolo centrale e non è mai in secondo piano rispetto alla musica. “Il Blu Di Ieri” conosce i suoi momenti migliori quando la darkwave si lega a tonalità jazz, come in “Un Mondo Nuovo” e “Notti Senza Sogni”, ma brillano anche la tenebrosa “Arrendersi” e la titletrack, prima della chiosa affidata a una bella cover di “All Cats Are Gray” dei Cure. Valente conferma l’ottimo stato di salute con un bel lavoro che, pur riutilizzando soluzioni già conosciute, rivela grande ispirazione. (Piergiuseppe Lippolis)