MOSE "Film musik"
(2018 )
È uscito per Klangbad Records, all’alba di Ottobre, “Film Musik”, nuovo capitolo discografico per i Mose, collettivo blues jazz tedesco. Si tratta di un lavoro di ben venticinque brani, ma condensati in meno di un’ora, che evidenziano subito un afflato molto più jazz rispetto al passato. Non scompaiono del tutto le “roots blues”, ma il nuovo percorso è chiaro già a partire da “Monsters”, con le sue strutture morbide e quasi impalpabili, e la successiva “Espiritu Santo”, che scorre lenta nei suoi cinque minuti, ma trasuda un’eleganza enorme, con fiati che si stagliano all’improvviso e rubano la scena a delicate vibrazioni chitarristiche. Il sound si fa lentamente più corposo dopo il secondo intermezzo con “Uberdruss” e “Le Petit Bleu”, capace di dare anche maggiore ariosità a un lavoro fino a questo punto a tinte un po’ fosche. L’oscurità di “The Devils Of Unreason” precede “Uberland”, imperniato su un folk leggero e ossessivo, e le pastellate “Pause Sucree” e “Molto Prestuoso”. I suoni tornano a colorarsi di scuro con il passo pesante di “Fallsucht”, prima dei nuovi disegni jazz di “Triptychon”. “Film Musik” prosegue con il jazz cinematografico e d’annata di “Fatigue” e con quello più suadente di “A Glove With Cream”, prima di due intermezzi e dell’allucinata “Perdu”. La chiosa è affidata a “So Wrong”, con un timido folk chitarra e voce, alla chitarra scheletrica di “Claustrophilia” e all’atmosferica “Monolog, Pt.2 – Krisztina”. “Film Musik” è un lavoro piacevole e dalla forte vocazione cinematografica, come evocato dallo stesso titolo. Le strutture musicali tendono qui a essere tutt’altro che rigide , caratterizzandosi per una liquidità che si lascia inevitabilmente apprezzare. (Piergiuseppe Lippolis)