recensioni dischi
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VANESSA TOMLINSON  "The space inside"
   (2018 )

Vanessa Tomlinson è una percussionista australiana, già membro del duo "Clocked out", formato da lei e dal pianista Erick Griswold. Le sue esibizioni, più che concerti, sono performance teatrali. Nel sopracitato duo, ad esempio, la vediamo utilizzare un vibrafono in maniera insolita, strofinando i tubi sottostanti con due archetti da violoncello. Nel suo percorso solista non è da meno: oltre ad un set di batteria modificato, con una campana d'acciaio ed altre percussioni ignote a chi scrive, è presente anche un tavolo microfonato, sul quale disegna con delle matite, trascina e stropiccia il foglio, sfoglia un libro e ne strappa le pagine... Insomma, compie una ricerca sul suono, alla quale, a seconda delle idee che giungono, partecipano altri musicisti o meno. "The space inside", appena uscito per A Guide To Saints Records, raccoglie due tracce di un quarto d'ora ciascuna, dedicate a un solo singolo strumento: la grancassa la prima, il tam tam la seconda. In "Waiting the passing for solo bass drum", ascoltiamo in pratica un crescendo e decrescendo di tuoni. Nella seconda, "The space inside for solo tam tam", sentiamo trascinare le vibrazioni del tam tam, che è un gong di piccole dimensioni. Il gong in occidente è raro; il suo utilizzo più famoso è certamente quello dei Pink Floyd, quando lo percuote Roger Waters dal vivo a Pompei nel 1971. Come sempre, ovviamente, in queste proposte si parla solo di un'esperienza sensoriale, che può avere un utilizzo utilitaristico, nel senso che uno ci può meditare, rilassare, o farsi un viaggio lisergico. Ma, all'ascolto puramente musicale di per sé, offre poco altro, se non una sospensione surreale, un effetto speciale senza nulla intorno. Vanessa Tomlinson è una professoressa, ed esplora la comunicazione fra il linguaggio musicale ed il corpo. Ed infatti, per quanto sondatrice delle vibrazioni, questo risultato appare accademico, rivolto essenzialmente agli addetti ai lavori. (Gilberto Ongaro)